Descrizione lavori

Il Villaggio Olimpico rappresenta il primo tassello del grande progetto di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana e riflette la volontà della città di Milano di offrire uno spazio confortevole e moderno agli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026. Il progetto, realizzato dallo studio Skidmore, Owings & Merrill (SOM), garantisce la continuità con le funzioni esistenti e prevede il potenziamento della rete di trasporti e viabilità con i quartieri adiacenti. Grazie alla collaborazione pubblico-privato fra gli acquirenti e Fondazione Milano-Cortina, con Comune di Milano e Regione Lombardia, il villaggio olimpico sarà sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, per realizzare un progetto ad emissioni operative zero raggiungendo i requisiti Nzeb (Nearly zero energy building) e consentire l’integrazione, nel futuro quartiere, degli spazi fisici e dei servizi progettati per gli atleti, minimizzando i lavori di riconversione e gli impatti ambientali.

CEAS si è occupata di progettazione strutturale e geotecnica fino all’appalto, contribuendo alla realizzazione di 6 edifici di 9 piani fuori terra in calcestruzzo armato, adibiti ad albergo e futuro studentato, che spiccano sopra un basement comune di 80×300 m, adibito a parcheggi e locali tecnici, servito da due rampe di accesso. Piazze e spazi pubblici, verde e aree retail completano tutto il podio di piano terra. Il progetto prevede degli addendum di valenza architettonica costruiti in acciaio strutturale denominate Horizontal connections, pianificate per l’intercomunicazione degli edifici stessi ai piani fuori terra. Questa ultima parte ha previsto la progettazione sismica e statica degli edifici per supportare ed accompagnare il comportamento dinamico e la stabilità dell’intero assieme strutturale. Completano la progettazione due edifici storici, rinforzati strutturalmente ai fini dell’adeguamento sismico e statico. Particolare rilevanza assume la nuova copertura lignea dell’edificio H, con sistemi di capriate in legno e acciaio che coprono un’area di 36×65 m, adibita a ristoranti e luoghi ricreativi.