Descrizione lavori

È stato consegnato il progetto definitivo-esecutivo della nuova sede dell’istituto “Paolo Frisi” di via Carlo Amoretti a Milano, intervento finanziato dall’Unione europea, NextGenerationEU (Linea di investimento PNRR M2C3I1.1 Missione 2 Componente 3 Investimento 1.1) e la cui progettazione è stata affidata da Città Metropolitana di Milano al raggruppamento formato da Degli Esposti Architetti, Elisa C. Cattaneo, CEAS, Rethink Energy, Corbo Rosso, Umberto Guerra, in esito della vittoria del bando PNRR Scuola Futura del Ministero dell’istruzione e del merito.

Il nuovo Frisi, parte della storica istituzione scolastica di Milano fondata nel 1857 come Reale Scuola Tecnica, sarà un edificio aperto e inclusivo, per offrire alla popolazione studentesca e ai cittadini un luogo di formazione e scambio culturale, per attività di socializzazione e forme di apprendimento innovative, nella tradizione e nello spirito dell’istituto, del suo corpo docente e degli allievi. La nuova scuola, previa demolizione degli attuali fabbricati risalenti agli anni Sessanta e successiva ricostruzione, sarà una struttura dedicata all’insegnamento (vi sarà insediato il liceo Giovanni Gastel per gli studi artistici ed economico-sociali, parte dell’Istituto Frisi) e al tempo stesso si pone gli obiettivi di favorire l’identificazione, l’integrazione culturale e l’inclusione sociale delle comunità, partendo dalla scala del quartiere: il Vialba II, uno dei noti esempi della politica milanese di edilizia residenziale pubblica nel secondo dopoguerra.

Il nuovo edificio è una struttura all’avanguardia, concepita nel rispetto dei più recenti requisiti ambientali, con soluzioni progettuali e impiantistiche che garantiscono la massima flessibilità di utilizzo, minimizzando i consumi. Una lunga loggia-ballatoio mette in relazione gli spazi scolastici con il nuovo parco a ovest dell’area di intervento, perimetrando, inoltre, delle aule-giardino a cielo aperto. I volumi della palestra, auditorium e teatro di posa, ubicati nella parte est dell’edificio, lo proteggono dal tracciato ferroviario. Gli spazi aperti, per attività esterne e a giardino, si basano sul paesaggio come infrastruttura performativa, portatrice di benefit ecologici e ambientali, alla luce dei principi delle discipline del Landscape e Ecological Urbanism e delle agende urbane europee e globali.

CEAS, recependo i principi di recupero, funzionalità e possibilità aggregative definite nel bando, si è occupata della progettazione strutturale, geotecnica e del coordinamento della sicurezza in tutte le fasi; si è inoltre occupata delle tematiche di demolizione e scavo e della valutazione del futuro comfort di utilizzo, mediante analisi vibrazionale relativa al transito sulla adiacente linea ferroviaria.